Axiom 3 verso la Iss con l’eccellenza italiana (anche non spaziale)

Axiom 3 verso la Iss con l’eccellenza italiana (anche non spaziale)


A parte il comandante, infatti, nei quattordici giorni sulla Iss, ogni componente dell’equipaggio avrà una lunga lista di esperimenti da portare a termine per conto dei rispettivi comandi militari e delle agenzie spaziali. A loro si sono unite aziende che, pur non operando nel settore, sfruttano lo spazio come volano per innovarsi e migliorare i propri prodotti. In tutto sono trenta gli esperimenti affidati ad Ax-3, 17 quelli svedesi e turchi. Quelli italiani sono stati promossi dal Ministero della Difesa e dall’agenzia spaziale nazionale, l’Asi, in coordinamento con centri di ricerca, università e, appunto, industrie private.

Secondo quanto dichiarato in conferenza stampa, due esperimenti in particolare entusiasmano Villadei da un punto di vista scientifico: “quello dell’Agenzia spaziale italiana sulla proteina beta amiloide, che promette informazioni importanti per la prevenzione e la cura delle malattie neurodegenerative [come l’Alzheimer, ndr] anche per i futuri astronauti diretti sulla Luna e su Marte l’Asi l’ha chiamata “βeta-Amyloid Aggregation Update” – e la sperimentazione per l’Aeronautica del software Isoc per il monitoraggio dei pericoli provenienti dallo spazio”. Il colonnello si riferisce all’attività di sperimentazione, per la prima volta dallo spazio, sul software Italian Space Operations Centre, Isoc appunto, e alla replica di alcune analisi svolte dal centro Space Situational Awareness (Ssa), deputato al monitoraggio degli oggetti che rientrano in atmosfera e alla sorveglianza costante dei possibili eventi di collisione tra gli apparati orbitanti attivi (Iss compresa) e i cosiddetti space debris.

Gli esperimenti italiani

Durante la missione, che nel suo caso l’Aeronautica ha battezzato Voluntas, Walter Villadei contribuirà a tredici progetti di ricerca. Oltre a quelli già menzionati, gli altri spaziano dalla misura in tempo reale del flusso di particelle cosmiche e della capacità di protezione offerta agli astronauti da speciali materiali sviluppati da Dallara, all’utilizzo di un nuovo protocollo messo a punto da Mental Economy, con il supporto di Pwc Italia, per migliorare l’efficienza neuronale di chi svolga attività molto stressanti.

L’Asi, inoltre, porterà in orbita l’esperimento “Orion”, finalizzato allo studio della fertilità femminile in condizioni di assenza di peso e l’esperimento “Prometeo II”, per indagare lo stress ossidativo alla base di molti effetti deleteri del volo spaziale, come i disturbi cognitivi e comportamentali. È anche prevista una sorta di “masterchef in orbita”, con la degustazione di pasta Barilla. La prova, che verrà raccontata in un diario di bordo, è tutt’altro che banale, visto che la Nasa impone che il cibo per gli astronauti sia confezionato in modo da potersi conservare per due anni. Mantenere la pasta al dente per un periodo così lungo è, di fatto, una sfida, ma è solo l’inizio: se si considerano le tempistiche delle missioni marziane, il limite di conservazione sarà spostato a cinque anni.



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di Patrizia Caraveo ed Emilio Cozzi www.wired.it 2024-01-16 06:00:00 ,

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